sabato 16 aprile 2011

trattamento alla cheratina

Oggi voglio favi luce sul trattamento alla cheratina .Come l’acido ialuronico e il collagene sono stati la manna per la pelle delle donne di tutto il mondo, oggi per i capelli c’è un ingrediente multitasking pronto a rimpiazzare quello che manca, qualunque sia l’esigenza richiesta: è la cheratina, componente primario e protagonista dei trattamenti del momento. In realtà non è presente nelle formule in circolazione, ma è una versione ricreata con aminoacidi di origine vegetale o derivati dalla lana ovina, più costosi ma più simili alla struttura dei nostri capelli. «Ci sono tre tipi di trattamento alla cheratina: quello ristrutturante, quello anticrespo, che è il più richiesto, e quello stirante che ne contiene una quantità maggiore rispetto agli altri due»Ultimamente però il pioniere tra gli interventi liscianti, il Brazilian treatment , è stato al centro di polemiche per la presenza del “methylene glycol” che una volta scaldato sui capelli diventa formaldeide, motore dell’effetto liscio, ma potenzialmente cancerogeno per inalazione. «La questione è sulla quantità consentita, che cambia in base ai Paesi. I trattamenti stiranti a base di cheratina facilmente contengono una percentuale di formaldeide, che però in Italia non può superare per legge il 2%», . La formula controversa ne conteneva il 5%, ma la presenza in quasi tutti questi prodotti è motivata proprio dalle origini stesse del trattamento: «È nato almeno una decina di anni fa “in casa”, in Brasile, dove le donne non avevano la possibilità di andare dal parrucchiere e la formaldeide poteva essere acquistata addirittura al supermercato, così, per ottenere capelli lisci, la mischiavano allo shampoo»Oggi le formule sono evolute e quella che usiamo contiene solo 0,5% di formaldeide. Proprio in Brasile i trattamenti più in voga sono quelli di ricostruzione. «Il più attuale è la “cauterizzazione della cheratina”. Anche se il nome non è rassicurante, è una vera panacea per i capelli rovinati !

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